martedì 21 ottobre 2008
Tra lavoro e proteste
Scusate l'assenza ma sono state giornate davvero piene...tanto per cominciare ho iniziato il mio ruolo di tutor in un corso per facilitatori di auto mutuo aiuto,saranno 5 o 6 "lezioni" in tutto ... le lezioni in realtà sono il gruppo stesso di pazienti psichiatrici al quale straordinariamente partecipano queste volontarie per imparare... il gruppo si è aperto moltissimo e sono uscite tematiche forti... subito ho pensato "come ne esco? e adesso che figura faccio davanti a queste volontarie se non sò rispondere?" poi ho staccato la mia mente è ho pensato" faccio come sempre...penso solo al gruppo e ai loro problemi" bè sono stata bravissima mi hanno fatto i complimenti anche le volontarie che oltretutto sono state particolarmente messe alla prova perchè sono uscite tematiche come il suicidio, la solitudine, le paure, il non sentirsi "Normale", credo che se hanno superato questa giornata allora potranno davvero fare le facilitatrici in gruppo di auto aiuto... Per una volta sono fiera di me!
Per il resto sono stata impegnata nella contestazione del decreto Gelmini... purtroppo non ho partecipato pienamente come avrei voluto ma il lavoro non me lo ha permesso...comunque sono stata in manifestazione venerdì scorso, dove fortunatamente c'era parecchia gente tra studenti, insegnanti, mamme ecc.. bella manifestazione davvero...
Si è proseguito con un'assemblea all'aperto davanti alla stazione di Genova Principe per rendere note le decisioni prese nelle altre assemblee, e poi una assemblea lunedì mattina... personalmente l'unica cosa che ho potuto fare è stata quella di farmi dare la lettera che domani darò ai vari dipartimenti della mia facoltà e al preside per fare in modo che anche la mia facoltà partecipi alla protesta insieme a quelle di lettere, giurisprudenza ecc. che sono state le prime a muoversi.
Sul sito di Repubblica ieri c'era questo articolo:
Momento caldissimo per la protesta anti-Gelmini a Genova tra scuola e università. Per giovedì è previsto un atteso incontro- assemblea aperta con le istituzioni nell'aula magna del rettorato intorno alle 17. Saranno presenti tutti i movimenti dell'università, docenti, precari, istituzioni (Comune, Provincia, Regione) l'assessore all'Istruzione Andrea Ranieri, il ministro ombra Roberta Pinotta e il sindaco Marta Vincenzi.
(Ho scelto questa foto perchè in primo piano c'è un mio amico... un pò per la stima e un pò per prenderlo in giro perchè questa foto era anche sulla prima pagina de "Il Secolo XIX".
Ahahaha Ciao Emi!)
Oggi sono partite le lezioni in piazza delle facoltà di Lingue e Lettere, cui presto si unirà anche giurisprudenza. Professori e studenti si sono ritrovati sugli scaloni della chiesa di piazza della Nunziata, a poche decine di metri da via Balbi, la strada dell'ateneo dove hanno sede le facoltà capofila della rivolta, Lettere e Lingue. L'iniziativa sarà replicata nei prossimi giorni. Intanto mentre anche la facoltà di Giurisprudenza è pronta a unirsi nella battaglia e ha invitato il sindaco Marta Vincenzi a una assemblea in aula magna.
L'altro fronte è quello del prossimo Festival della scienza che si inaugura giovedì, e che quest'anno è già boicottato dalle scuole primarie, le cui maestre hanno sospeso le attività aggiuntive; sarà utilizzato come ulteriore ribalta e come momento di riflessione e contrestazione. Intanto, ieri a Imperia sono partite prime occupazioni nel liceo classico De Amicis e in un noto liceo scientifico della città.
Insomma sono stata assente nel blog ma attiva nel mondo reale... direi che posso essere perdonata... o no?
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11 commenti:
Perdonatissima, altrochè! Per quel che riguarda la battaglia contro il decreto Gelmini/Tremonti sono con tutti gli studenti, i docenti ed i precari della scuola!
Certo che sei perdonata. Alla fine quello che conta è essere attivi nella realtà oltre che nel blog.
Un caro saluto.
Perdonata? Ma fai bene, anzi così saprò che ogni volta tralasci il blog vorrà dire che stai facendo qualcosa di utile per cambiare questa società sempre più liquida.
Io ho paura che la manifestazione all'università duri poco. Io purtroppo sono fuori da quel mondo quindi non posso permettermi di mettere bocca, ma cavolo bisognerebbe manifestare ad oltranza finchè il decreto viene ritirato!
In Francia avevano fatto così. A noi perchè finisce tutto in una bolla di sapone?
Gatta bastarda e incarcerato mi avete fregato!!!
Stavo per scrivere il mio prossimo solitario post quando mi sono reso conto dell’aggiornamento del blog e visto che l’argomento che volevo trattare era proprio questo mi auguro di portare un contributo utile.
Per varie ragioni sto cercando di seguire l’evoluzione politica sulle problematiche del decreto Gelmini e forse per la prima volta dal 1975 si è messo in moto qualche cosa di qualitativamente diverso nell’ambito della scuola. Forse per la prima volta il movimento di protesta coinvolge ogni ordine e grado. Tutte le componenti della scuola senza esclusione alcuna sono coinvolte.
In questa opportunità che c’ha offerto il governo Berlusconi però ci può essere un pericolo : quello di frammentare, di personalizzare la rivendicazione.
Solo se tutte le componenti rimangono compattamente unite c’è forse qualche spiraglio di spuntare qualche cosa. Il tenere unite le componenti però non è cosa semplice. Non può essere una di queste che coordina le altre.
Faccio una degressione temporale: I vari movimenti che si sono sviluppati nell’ambito scuola dal 1975 in poi hanno sempre durato lo spazio di una stagione e non mi risulta che ci sia mai stato qualche cosa che desse il senso di una continuità e di prospettiva nel tempo.
Tutti quei movimenti si affrettavano a definire come loro specificità la loro lontananza e diversità dal movimento del 68 senza minimamente considerare che era stato l’unico che comunque aveva dato continuità proprio fino al 1975. Questa cosa è stata possibile a mio parere perché il livello di intervento in più di una occasione era uscito dalle scuole e dalle università per rapportarsi col resto della società, e, soprattutto per avere un rapporto simbiotico col movimento operaio.
Ora, a nessuno sano di mente verrebbe la fantasia di cercare di riproporre come fotocopia la “tensione politica e morale” del 68 ma è a mio parere fuori discussione riappropriarsi del metodo che aveva caratterizzato quel movimento. Il rapporto col mondo del lavoro diventa a questo punto indispensabile con la sua forza e la capacità a trattare e soprattutto può essere quell’organismo che ci permette di portare avanti in prospettiva un progetto scuola-lavoro che dia durata e legittimazione a questo nuovo movimento.
A inizio anni 70 le manifestazioni a Genova di studenti erano caratterizzate da una grossa consapevolezza che solo attraverso quel rapporto simbiotico col movimento operaio il movimento degli studenti prendeva spessore e diventava comunque un componente importante nella pesa dei rapporti di forza.
Non credo che possano essere i partiti se pur di sinistra che possono fare l’opera di mediazione ma attraverso il rapporto col sindacato e attraverso i legami con le realtà del territorio sicuramente si possono trovare nuovi spazi di lotta e di condivisione di obbiettivi.
§Infatti la protesta continua per quanto possibile uniti...alemno tutte le facoltà... poi alle manifestazioni si cerca di coinvolgere tutti! speriamo bene! Noi si Lotta!
e adesso il solito presidente del cazz.. ehm del consiglio vuole reprimere le manifestazioni di libero pensiero con le forze dell'ordine
quando le manifestazioni era lui a farle però erano lecite, ma adesso parlare di regime non si può, questa è una demo-crazya sì sì
e se pensa di fermarci si sbaglia di grosso!
Forse, anzi senza il forse, è più importante l'attività lì fuori nel mondo reale perchè è concreta! Hai fatto benissimo! Bisogna che tutti gli allievi (e non solo...) prendano coscienza e si mobilitino per bloccare il decreto!
io ho ftt okkupazione cn la mia scuola...e kontinua fino a sabato e oltre...secondo me dobbiamo continuare a lottare...XD
Protestate, protestate ma non portate le molotov a scuola! Poi le porta la celere... tranquilli.
Sempre meglio attivi nella "realtà" che sul web...
Spero che le manifestazioni diano dei frutti. Anche se ormai ho finito l'università da un po', sono vicina a tutti quelli che protestano.
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