giovedì 28 gennaio 2010






Benvenuto A Casa (Manicomio)

Benvenuto dove il tempo si è fermato
Nessuno che parte e nessuno lo farà mai
La luna è piana, non sembra mai cambiare
Solamente un pazzo etichettato
Sogna la stessa cosa ogni notte
Vedo la nostra libertà nella mia immaginazione
Senza porte chiuse a chiave, nè finestre sbarrate
Nè cose che possano far sembrare la mia mente segnata

Dormi, amico mio, e vedrai
Che il sogno è la mia realtà
Mi tengono richiuso in questa prigione
Non si rendono conto che è questo il motivo per cui la mia mente grida "rabbia"

Manicomio, lasciami stare
Manicomio, lasciami solo

Costruisci il mio timore su ciò che si trova là fuori
Non puoi respirare all'aria aperta
Sussurri cose nella mia mente
Assicurandomi che sono pazzo
Pensano che le nostre teste sono nelle loro mani
Ma un uso violento provoca progetti violenti
Tienilo schiavo, lo fa sentire bene
Sta migliorando, non pensi?

Non possono tenerci rinchiusi altro tempo
Ascolta, maledizione, noi vinceremo
Sembra una cosa giusta, sembra una cosa buona
Ma loro pensano che questo ci salvi dal nostro inferno

Manicomio, lasciami stare
Manicomio, lasciami solo
Manicomio, lasciami solo

Abbi paura di continuare a vivere
Adesso gli originari diventano inquieti
C'è sensazione di ammutinamento nell'aria
Che deve provocare qualche morto
Lo specchio a mala pena mostra il passato
"Uccidi", è una parola così amichevole
Sembra l'unico modo
Per riuscirci ancora

Canzone ormai del lontano 86... i manicomi non esistono più , o meglio non vengono più chiamati così... la legge Basagli, ovvero quella della chiusura dei manicomi, prevedeva anche l'apertura di strutture adeguate dove accogliere i cosidetti malati mentali, dove curarli e dove soprattuttto trattarli da persone e rintegrarli nella società... risultato i manicomi sono stati chiusi ma a parte qualche centro diurno o qualche associazione molti degli ospedali psichiatrici o strutture non rispettano la persona in quanto tale al di là dell'etichetta di pazzo! ... io li chiamo ancora manicomi... canzone vecchia ma quanto mai attuale!

martedì 26 gennaio 2010

Canzone di notte n°2




Questa è senz'altro una delle mie canzone preferite di Guccini... mi ci rispecchio spesso e stasera moltissimo... magari qualcuno di voi è del mio stesso stato d'animo (le parti in rosa sono proprio quelle che sento di più ora):


E un' altra volta è notte e suono,
non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo
e voglio in questo modo dire "sono"
o forse perchè è un modo pure questo per non andare a letto
o forse perchè ancora c'è da bere
e mi riempio il bicchiere..

E l' eco si è smorzato appena
delle risate fatte con gli amici, dei brindisi felici
in cui ciascuno chiude la sua pena,
in cui ciascuno non è come adesso da solo con sé stesso
a dir "Dove ho mancato, dov'è stato?",
a dir "Dove ho sbagliato?"

Eppure fa piacere a sera
andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie,
e due canzoni fatte alla leggera
in cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio
il fatto che sei triste o che t'annoi
e tutti i dubbi tuoi...

Ma i moralisti han chiuso i bar
e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori:
è bello ritornar "normalità",
è facile tornare con le tante stanche pecore bianche!
Scusate, non mi lego a questa schiera:
morrò pecora nera!

Saranno cose già sentite
o scritte sopra un metro un po' stantìo, ma intanto questo è mio
e poi, voi queste cose non le dite,
poi certo per chi non è abituato pensare è sconsigliato,
poi è bene essere un poco diffidente
per chi è un po' differente...

Ma adesso avete voi il potere,
adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia,
gli dei, i comandamenti ed il dovere,
purtroppo, non so come, siete in tanti e molti qui davanti
ignorano quel tarlo mai sincero
che chiamano "Pensiero"...

Però non siate preoccupati,
noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale!
Gli anarchici li han sempre bastonati
e il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato:
non scampa, fra chi veste da parata,
chi veste una risata...

O forse non è qui il problema
e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno...

E un' altra volta è notte e suono,
non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo
o forse per sentirmi meno solo
o forse perchè a notte vivon strani fantasmi e sogni vani
che danno quell' ipocondria ben nota,
poi... la bottiglia è vuota...


Questa idea di sogni vani, di voler farsi capire ed essere presi sul serio, questo lo sento proprio adesso. Perchè io mi sento sempre in dovere piacere di aiutare e di capire le persone sopratutto a me care e io non sono neanche nei loro pensieri... boh... quasi quasi "Mi riempio il bicchiere"

giovedì 21 gennaio 2010

Sii te stesso!

si ringrazia devitalizart la creatrice di questa tavola! fate un passo sul suo blog...

giovedì 14 gennaio 2010

Que sera sera...(whatever will be will be)


"Que sera sera..." così cantava Doris Day e così mi ripeto io da un pò di tempo... ho in mente un futuro felice ma il "que sera sera" non dice QUANDO sera!
Per carità gli esami vanno avanti e bene e il lavoro anche (sempre in crescita) sto tenendo dei ritmi allucinanti perchè quel "que sera" arrivi presto!
Intanto attorno a me gli amici diventano grandi... chi si sposa (e io devo fare da testimone.... aiuto...ansia vestito...), chi avrà presto un marmocchietto, chi va a convivere .... e io? so che sera prima o poi... che tutto questo attende anche me... ma lo stare costantemente in una situazione tra l'adolescente e l'adulto tra il dipendente e l'indipendenza a due passi mi snerva! quello che mi preme ora è finire l'università dopodichè il cercare un lavoro che mi copra le ore mancanti e finalmente poter pensare ad una casa. So che ce la farò e ci sto riuscendo bene ma questo è ancora solo il percorso... quando arriverà la meta?
è li a due passi ma sembra lontana come l'arcobaleno..