giovedì 26 febbraio 2009

Bentornati negli anni bui!


Prendo spunto dai geniali blog che seguo per parlare delle ronde e del decreto antistupro...
Come dice la nostra amatisssima stuzzicamente le ronde piazzate lì nel decreto antistupro prorio non c'entrano nulla... o meglio fa passare ancora una volta l'idea che gli stupratori siano solo gli extracomunitari... mi dispiace togliervi questa illusione perchè il primato spetta proprio agli italiani...siete contenti eh?
mi ha fatto piuttosto schifo apprendere degli stupri commessi da extracomunitari e vedere la gente pestare persone a caso solo perchè della stessa nazionalità dello stupratore...in più leggendo il televideo ero venuta a conoscenza di uno stupro tra le mure domestiche, commesso da un padre italiano ai danni della figlia 14enne... ma nei tg? nessuno a riportato questa notizia.

Italiani mi fate sempre più schifo!


Quelle che non comprendo sono molte donne contente di queste ronde... vi sentite più sicure? e a casa chi vi proteggerà da vostro marito, da vostro padre, dal vicino di casa italiano?
Siete più sicure con ex poliziotti e carabinieri invasati pronti a pestare quancuno solo perchè di diversa nazionalità e solo per sentirsi potente? magari eccitato dalla cosa vorrà sentirsi più potente anche nei riguardi delle moglie o della figlia..
Benvenuti nel fascismo... lo avete voluto voi!

Inoltre vi faccio presente che se al governo fosse veramente interessato all'emergenza stupro per l'orrore che è e non per accendere un clima di odio razziale i soldi stanziati per le ronde (ben 250 mila euro) sarebbero stati messi a disposizione delle associazioni che si occupano di questo problema da sempre... invece a loro i finanziamenti sono stati tolti.

Chiudo con un pezzo di Frankie hi-nrg, pubblicato interamente nel post del russo... io ne prendo solo una parte...
Solamente per pensare

Ognun per se, Dio per se, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano. Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli.




giovedì 19 febbraio 2009

Anche dall'Argentina: Vergogna Berlusconi!


Durante la campagna elettorale in Sardegna, Berlusconi ha ironizzato sul dramma di uomini e donne argentini, sequestrati, torturati e infine precipitati in mare, affermando: "Erano belle giornate, li facevano scendere dagli aerei...".

ASOCIACION MADRES DE PLAZA DE MAYO
1977- 30 de abril -2009. 32 años de LUCHA Y RESISTENCIA
Buenos Aires, mercoledì 18 febbraio 2009

NOI MADRES RIPUDIAMO LE DICHIARAZIONI DI BERLUSCONI

L'Associazione Madres de Plaza de Mayo ripudia le dichiarazioni del primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, il quale ha parlato, in modo derisorio, dei desaparecidos.

Gli aggettivi non sono sufficienti per definire questo sinistro personaggio, come quelli della dittatura: come Massera, Videla e tutti gli altri. Noi Madres consideriamo molto grave il fatto che in una campagna politica si prenda per "scherzo" una cosa tanto terribile com'è stata la scomparsa dei nostri figli e il Terrorismo di Stato, che con le sue parole Berlusconi appoggia. Crediamo che ci debba essere a livello istituzionale un rifiuto totale alle sue dichiarazioni.

Noi Madres sappiamo molto bene chi è questo personaggio, così come sappiamo chi è Massera. Mentre la Giustizia italiana sta provvedendo alla condanna di Massera per tutto quello che ha fatto, il Primo Ministro prende tutto come uno "scherzo". Sappiamo anche che entrambi sono stati membri della P2 ed è per questo che Berlusconi si permette di prendersi gioco dei nostri desaparecidos: per difendere Massera.

Hebe de Bonafini
Presidenta de la Asociación
Madres de Plaza de Mayo

Gracias por publicar, difundir, comentar y compartir esta información
Hipólito Yrigoyen 1584, Buenos Aires, Argentina (1089)
prensa@madres.org / http://www.madres.org


P.S: sono venuta a conoscenza della risposta delle madri di piazza di maggio grazie al Russo... ringrazio lui e tutti cololro che diffonderanno questa notizia.
aggiungo per riflettere il commento di Alberto al post
"Berlusconi > P2 > Gelli amico di Videla. Non è dietrologia è il retroterra politico di questo tipo."

P.S2: cliccando sull'immagine in alto arriverete direttamente al sito de la Asociaciòn Madres de Plaza de Mayo

mercoledì 18 febbraio 2009

La batteria


“Adesso stacco il cavo di alimentazione.”
“Nooo! Non farlo!”
“Ma perché?”
“È appena passato il decreto legge che lo vieta.”
“Stai scherzando?”
“Certo che no, come potrei scherzare su una cosa del genere?”
“Ma il Presidente dice che bisogna fare così.”
“Quale Presidente?”
“Il Presidente della Nokia. L’ha scritto anche sulle istruzioni.”
“Che stai dicendo?”
“Una volta che la batteria è completamente ricaricata, staccare il cavo di alimentazione in modo da risparmiare energia.”
“Adesso le cose non stanno più così.”
“Questo mi fa venire in mente le veline.”
“In una situazione drammatica come questa tu pensi al sesso?”
“Ma io non stavo pensando a “quelle” veline. Stavo pensando alle veline assurde che venivano rilasciate durante il Fascismo.”
“Sinceramente non vedo come la notizia di questo decreto possa avere a che fare con il Fascismo.”
“Già, forse sto esagerando. Vorrà dire che terrò il cavo di alimentazione. Adesso però lo accendo che devo fare una chiamata urgente…”
“Fermo!”
“Cosa c’è adesso?”
“Non puoi accenderlo!”
“Mi vuoi dire allora a che mi serve un cellulare spento e costantemente attaccato a un cavo di alimentazione?”
“A preservare la cultura della vita, naturalmente.”
“Tu sei pazzo! Io adesso stacco la presa e lo accendo.”
“Mi ci hai costretto.”
“Costretto a fare cosa? Hey, ma cosa sono queste sirene?”
“Ho dovuto chiamarli, mi spiace. Stavano sentendo tutto dall’altro capo.”
“Ma come diavolo? Mmm… questo significa che hai dovuto accendere il tuo cellulare. Allora ne andrai di mezzo pure tu.”
“Un piccolo sacrificio per una grande causa.”
“Dipartimento di polizia! Buttate immediatemente a terra quei cellulari.”
“Agente, aspetti…”
“Ho detto a terra!”
“Comandante, che ha fatto? Gli ha sparato?”
“Ho dovuto farlo, tenente. Non mettevano a terra quei cosi.”
“Ma erano solo cellulari.”
“La prudenza non è mai troppa. Io sono qui per preservare il diritto alla vita, la vita di tutti.”
“Comandante, ha appena ucciso due uomini…”
“Beh, questo nel rapporto è meglio che non lo specifichiamo. Comunque il Presidente sarebbe molto fiero di noi.”
“Quale Presidente?”
“Il Presidente del Con…” BEEP
BATTERIA SCARICA
RICARICARE

Questo stupendo racconto che spero faccia riflettere è di Marco Cannibal kid...
visitate il suo blog... i suoi sono racconti molto belli e spesso a sfondo sociale...
http://pensiericannibali.blogspot.com/

domenica 15 febbraio 2009

Parole saggie di un'amica


In Inghilterra c'è la regina e governa la sinistra...

In Spagna c'è il re e governa la sinistra....

In Italia non c'è il re..... e governa il re!

giovedì 12 febbraio 2009

Auguri e complimenti Desy


Oggi è il mio Compleanno e ho passato un esame, pedagogia clinica per l'esattezza con 28.
Dopo gli auguri e i complimenti ricevuti dagli amici ora me li faccio anche da sola, perchè devo riconoscere a me stessa che ogni tanto sono proprio in gamba... lo faccio talmente poco che al meno il giorno del mio compleanno ci devo pensare... dovremmo farlo tutti quello di dirci che siamo stati bravi ogni tanto.
Ditevelo anche voi!

lunedì 9 febbraio 2009

....

Addio Eluana!











Beppino ti siamo vicini!

domenica 8 febbraio 2009

La bella utopia


Venerdì 6 sono andata a vedere "La bella utopia" spettacolo teatrale di Moni Ovadia, un'analisi lucida della storia dell'Unione Sovietica e del Comunismo non per sacralizzare, non per indottrinare ma semplicemente un'analisi di ciò che è stato, il bene e il male ... tutti i lati della medaglia, perchè se anche molto è da condannare bisogna comunque legittimare gli UOMINI che in quella utopia avevano creduto, impegnandosi per tutto il corso della loro vita.

La ricostruzione storica dell'Unione Sovietica è svolta in oltre 3 ore [come dice lo stesso autore: “in fondo sono solo 2 minuti e mezzo per anno!”] ma viene alleggerita dalle barzellette ebraiche, le musiche, le danze, le poesie, le immagini ed i filmati d'epoca proiettati sulla scena. Ovvero ritroviamo tutti gli elementi caratteristici del teatro musicale di Ovadia: l'orchestra folk composta da 8 elementi (tra fiati, strumenti a corde e la cantante), il giullare danzante e irriverente, la comicità yiddish e, non ultimo, un pensiero da trasmettere e condividere col pubblico.

I personaggi politici, gli eventi, la propaganda, le icone, i sogni, gli ideali ed i sacrifici che hanno accompagnato la storia del regime sovietico sono narrati dal punto di vista "ebraico" e da quello antisemita, al fine di riequilibrare l'interpretazione degli eventi.
Sebbene Ovadia non possa che essere testimone di una certa visione partigiana, che peraltro lo stesso attore-regista non rinnega, la sua pièce merita di essere vista da tutti: sia da un pubblico adulto che può ricordare e riconoscersi nel passato recente, sia dai giovani che a scuola difficilmente affrontano lo studio di quel periodo storico.

Utile per chi non vede i lati negativi, utile per chi fa di tutta l'erba un fascio sia nel bene che nel male, utile per non ripetere gli errori ma non smettere comunque di credere nel bene comune.
Perchè Comunismo non è solo Stalinismo come molti vogliono farci credere... ma è stato anche quello e ciò non deve ripetersi.