Domenica sono andata con la mia mamma nel centro storico di Genova per partecipare ad una bella iniziativa... "La Mangialonga" per le piazzette meno conosciute e nascoste del centro storico di Genova.
In pratica era un percorso dove si alternavano spettacoli teatrali , musica e cibo da tutto il mondo.
Gli spettacoli teatrali erano molto corti ma molto belli e intelligenti con forti messaggi sociali (la solitudine e la difficoltà di comunicazione, l'ecologia e il mondo della fantasia, la perdita delle cose e dei valori, ecc...), gli spettacoli musicali variavano dalla misica sudamericana a quella senegalese, da quella marocchina a quella del sud italia.. (in cui suonava il mio collega) tutto accompaganto dai rispettivi piatti tipici! un percorso di meno di 3 ore che volano in un baleno e vorresti non finissero mai.
C'era molta gente fortunatamente nonostante la poca pubblicità... un bella iniziativa sociale e di rivalutazione del nostro centro storico che oltre ad essere il più grande d'europa è anche molto bello, ma spesso non valutato e portato in situazioni di degrado...
Una giornata a spasso per la città vecchia, sulla scia di profumi lontani e musiche dal mondo. Dieci piazze e altrettante soste per entrare in contatto con le diverse comunità etniche che popolano Genova.
Le tappe erano pianificate secondo un'alternanza di esibizioni di musicisti provenienti da vari paesi e la performance teatrale itinerante a cura del Teatro del Piccione «ci siamo ispirati molto liberamente a Italo Calvino e alle sue Città invisibili - spiega antoni Tancredi, il regista della compagnia -, in cui lo scrittore sanremese descrive la città come un luogo sfuggente, che cambia in continuazione. In realtà le nostre città sono inventate, fantastiche, ma costruite in modo che attraverso di esse sia possibile vedere la nostra città e le sue sfumature».
La prima tappa della Mangialonga è Piazzetta delle scuole Pie, dove si possono degustare specialità peruviane col sottofondo delle musiche latine degli italo-argentini Aparecidos. In Piazzetta Giardini (presso vico degli Indoratori), poi, ecco il primo intervento teatrale dal titolo Le città e gli orti, i giardini o la città alta.
Si continua a mangiare in Piazza campetto dopo la cucina sudamericana, ecco quella africana e in particolare senegalese, con musica live del gruppo Bax Yaie (qui potete vedere il video). La seconda storia ispirata alle Città impossibili è in Piazza dell'amor perfetto (che bel nome per una piazza vero?!) e si intitola La città e il riposo.
La Mangialonga prosegue in Piazza delle Vigne, con le sonorità nordafricane del gruppo Atlas e specialità tipiche della cucina marocchina. Si passa poi a Piazza Stella, con il Teatro del Piccione impegnato nella rappresentazione La città e le cose perdute, e in Piazza Grillo Cattaneo, con l'ultimo appuntamento gastronomico dedicato alla cucina vegetariana italiana, con accompagnamento musicale di pizzica, taranta e raggamuffin genovese a cura del gruppo Altrimenti(e)Vito e gli Altri. tutt'intorno in questa piazza allestita la mostra fotografica di quando i migranti eravamo noi (per non scordare e per essere tolleranti nei confronti dei nuovi migranti).
Lo spettacolo itinerante tratto da Calvino si conclude invece in Piazza sauli con la performance La città nelle città.
Lo spettacolo continuava dopo cena con un concerto di tutti i gruppi che si sono esibiti nel pomeriggio a cui purtroppo non ho potuto assistere...
ma sono comunque tornata a casa felice!