giovedì 7 agosto 2008

Ad un giorno dalle olimpiadi


Principali contenuti del rapporto di Amnesty International

Molti difensori dei diritti umani continuano a languire nelle carceri cinesi o sono sottoposti agli arresti domiciliari; altri sono sorvegliati a vista dalla polizia, che intende impedire loro in ogni modo di disturbare lo svolgimento dei Giochi.

Le autorità cinesi hanno esteso l'uso di forme punitive di detenzione amministrativa, tra cui la "rieducazione attraverso il lavoro" e la "riabilitazione forzata dalla droga", per "ripulire" Pechino prima dell'inizio delle Olimpiadi e tenere alla larga gli attivisti per tutta la durata dei Giochi.

Le norme provvisorie che avrebbero dovuto garantire più ampia libertà d'informazione per la stampa estera, non sono state del tutto applicate. Il Circolo della stampa estera in Cina ha segnalato, a partire dal 1° gennaio 2007, 260 casi di interferenze. Le norme peraltro non riguardano i giornalisti cinesi, cui continua a essere impedito di scrivere su argomenti giudicati sensibili dal governo.

La pena di morte resta prevista per 68 reati, compresi crimini di natura economica o connessi alla droga che non comportano il ricorso alla violenza. Nonostante dichiarino che il numero delle esecuzioni è diminuito da quando la Corte suprema del popolo ha ripristinato il suo potere di revisione delle condanne a morte, le autorità cinesi continuano a non pubblicare alcun dato sulla pena capitale.

Liu Jie, un'attivista per il diritto alla terra, sta scontando un periodo di 18 mesi di "rieducazione attraverso il lavoro" nella provincia dell'Heilongjiang (Cina nord-orientale); secondo fonti locali, è stata sottoposta a violenze fisiche per aver lanciato una campagna in favore di riforme politiche e legali, tra cui l'abolizione della stessa "rieducazione attraverso il lavoro".

A giugno, la polizia ha arrestato l'attivista per i diritti umani del Sichuan, Huang Qi, con l'accusa di "essere entrato illegalmente in possesso di segreti di Stato". Huang stava fornendo assistenza legale alle famiglie di cinque alunni morti a seguito del crollo di una scuola elementare nel terremoto di maggio.

Nel 2001, quando la Cina ottenne l'assegnazione delle Olimpiadi del 2008, Wang Wei, Segretario generale del Comitato promotore di Pechino 2008, affermò: "Garantiremo completa libertà d'informazione ai giornalisti che verranno in Cina. Abbiamo fiducia nel fatto che i Giochi non solo promuoveranno la nostra economia ma miglioreranno tutte le condizioni sociali, compresa l'educazione, la salute e i diritti umani".

P.S: fate un salto sul sito di Amnesty International ci sono molte petizioni da firmare (non solo per le olimpiadi)

----------------------------------------------------------

Guardate qui un' iniziativa bellissima appresa dal blog

lo stuzzicamente (cliccate sul blog e leggete)

Accendete anche voi una candela fuori dalla vostra casa, dal luogo di lavoro, mi raccomando!


12 commenti:

Kat ha detto...

Segnalato!!

conteoliver ha detto...

Mi sa che domani è l'ultimo giorno utile per parlare di diritti umani in Cina. Già oggi si parla più di Giovinco(!) che dei diritti.
:(

Zero ha detto...

Una cosa decisamente vergognosa. Nè la "politica" nè i modus operandi cinesi si affiancano allo spirito che dovrebbero (prego notare l'uso del condizionale) caratterizzare i giochi olimpici. Le olimpiadi dovevano essere organizzate in un altro paese, si doveva boicottare la Cina già lì.. all'inizio. Ma la Cina è un paese che ha un'espansione economica assurda.. una fetta troppo golosa cui rinunciare... e i burattinai han pensato come sempre di fregarsene e tirare i fili dove il portafogli consiglia.
Accendo una candela.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Bè...quello che penso lo hai letto nel mio blog.
Ciao gattina passo per salutarti.
A presto cara e grazie

Anonimo ha detto...

Mi spiace, ma io non boicotterò le olimpiadi. Lo sport non ha nulla a che fare con la politica.

Gatta bastarda ha detto...

concordo in tutto con zero..
caro cesco ti capisco anche secondo me lo sport non c'entra, almeno in sè..sono i soldi che ci girano dietro!
non le guardo per boicottare, più che altro non riesco a guardarle le olimpiadi quest'anno perchè mi fà troppa rabbia il resto,non riuscirei a godermele.. ma non condanno quelli che le guarderanno sono scelte e poi dimostri sempre il tuo impegno civile. non è da te che mi aspetto un cambiamento ma dalla politica e sò che purtroppo la probabilità che ciò avvenga è pari a zero.. ma si lotta e si và avanti

Scarlett ha detto...

Quello che penso delle Olimpiadi l'ho scritto sul mio blog. Concordo comunque con Cesco, la politica non c'entra con lo sport, e trovo assurdo che si cerchi di fare politica attraverso lo sport. Alla fine le Olimpiadi restano comunque un simbolo di pace e fratellanza tra i popoli, il fatto che si tengano in Cina può essere un controsenso, ma non le priva del loro significato. E poi gareggiano gli atleti di tutto il mondo, mica il governo cinese...loro possono dare un bel messaggio, e vale la pena seguirli.

Anonimo ha detto...

Capisco perfettamente, Gatta, però devi riconoscere che le olimpiadi hanno fatto sollevare il mondo per protestare, ed è questo il pregio delle grandi manifestazioni sportive. Prima non importava quasi a nessuno, ora invece tutti parlano dei diritti umani in Cina, del Tibet, e le opposizioni al governo, composte da intellettuali, studenti e movimenti politici tesi ad una riforma in questo senso non si sentono più soli perchè l'opinione pubblica è con loro. Per questo ritengo anzi dannoso boicottarle.

Gatta bastarda ha detto...

si forse è vero ma ripeto non lo faccio proprio con l'intenzione di boicottare ma per un mio conato interiore... vedrò...io spero solo in qualche bel gesto! speriamo!

il Russo ha detto...

Non c'è bisogno delle olimpiadi per ricordarsi che fogna é un paese per i diritti umani negati, per la pena di morte, per la condizione dei suoi lavoratori, per l'inquinamento che il mega sviluppo comporta, per il neoliberismo che fa passare sopra tutto e tutti, per leggi speciali e campi di detenzione verso chi si dichiara nemico dello stato e quindi terrorista, per la prepotenza verso popolazioni che da un certo stato si vogliono affrancare dal suo dominio.
Logicamente sopra parlavo della Cina, qualcuno ha pensato parlassi degli USA?

Zero ha detto...

In questo caso le olimpiadi sono solo un riflettore....

sara! ha detto...

se, boicottare la cina all'inizio... figurarsi, con gli interessi che ci sono dietro MAI farebbero una cosa del genere. cmq le olimpiadi, mi dispiace dirlo, di sportivo hanno ormai poco..