venerdì 3 luglio 2009

Rubrica : Davanti allo specchio


Questa volta ho segnato le frasi che mi hanno colpito del libro" Il giorno in cui mia figlia impazzì" di Michael Greenberg, storia vera di uno scrittore, si trova a dover affrontare la pazzia della sua giovane figlia, tra medicinali, dottori e la lotta con se stessa.
Toccante e esplicativo. Consiglio a tutti di leggerlo!


  • Non appena un pensiero le esce galapponda dalla bocca, un altro lo sorpassa, e si accatastano parole senza sequenza logica, in un cumulo nel quale ogni frase cancella la precedente prima ancora che sia potuta emergere.

  • La sua non è una performance: è il bisogno di comunicare che la tormenta. Ogni singola parola è come una tossina che va espulsa dal corpo.

  • ci fu un sussurro nell'aria, quel che chiamavo il sonar del panico: il timbro speciale di brutalità che senti quando le cose iniziano a precipitare.

  • Perchè il preoccuparsi, il preoccuparsi esorbitante- per il significato dello sguardo di un passante, per l'espressione sul volto di un giornalista in tv, per i pensieri fissi nella propria testa- è la condanna dello psicotico. ("senza pelle" : così i terapeuti chiamano le persone che non tollerano gli stimoli). "Allontanarsi dalla ragione con la ferma convinzione di seguirla": è la definizione di pazzia data in un'enciclopedia settecentesca. E in effetti l'assoluta convinzione è il marchio che distingue le nostre illusioni.

  • Sale e scende, dentro e fuori dalla psicosi. Non sappiamo chi diventerà da un minuto all'altro, e questa imprevedibilità è l'aspetto più intollerabile di questa situazione. Sotto l'effetto dei farmaci smette di essere un individuo, non solo per noi, ma- temo-anche per se stessa.

  • Sono intossicato dalla follia di Sally, in entrambi i sensi della parola: inebriato e avvelenato.

  • Tutti nasciamo geni, ma il genio ci viene strappato fin quasi dal momento che apriamo gli occhi. quando l'infanzia finisce, abbiamo paura di recuperarla da dentro di noi, perchè sarebbe troppo pericoloso, infrangerebbe il nostro patto con la società, metterebbe a rischio la nostra sopravvivenza.

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