venerdì 24 luglio 2009
giovedì 23 luglio 2009
Rubrica: Davanti allo specchio
Mi scuso per le prolungate assenze ma tra i mercatini (che sono andati bene) e il lavoro sono sempre stanca per scrivere post... però in compenso sto leggendo molto e le mie rubriche letterarie(davanti allo specchio) si fanno più numerose...
Questa volta le frasi su cui riflettere/riflettersi sono tratte dal libro "La Lampada di aladino" di Luis Sepulveda(ringrazio la Fra che me lo ha regalato con tanto di autografo dell'autore).
- Non avevo voglia di bere il caffè dolce degli egiziani o l'odiosa birra analcolica, insulsa come i precetti religiosi che la imponevano.
- L'ermeneutica degli amici consiste nel rispettare i silenzi dell'altro.
- Gli amici non muoiono e basta: "ci" muoiono, una forza atroce ci mutila della loro compagnia e poi dobbiamo continuare a vivere con quei vuoti nelle ossa.
- Gli inverni di Santiago sono orribili e quello del sessantotto lo fu ancora di più perchè al solito inquinamento si aggiunsero i gas lacrimogeni e le pallottole.
- E dopo parlammo, dimenticando ieri e domani, poichè le parole sono come il vino: hanno bisogno di respiro e di tempo perchè il velluto della voce riveli il loro sapore definitivo.
- Le mani sono l'unica parte del corpo che non mente. Calore, sudore, tremito e forza.
- Gli uomini soli si attaccano ai propri riti e se non ne hanno se ne inventano.
- Gli unici eroi legittimi sono gli eroi morti e io non avevo nè il carattere giusto nè il desiderio di un riconoscimento del genere.
- Gli sbirri sono tipi estremamente diffidenti, soprattutto quando si trovano davanti le tristi verità di un tizio la cui unica aspirazione è quella di tirare avanti tranquillo con il poco che offre il presente, perchè il passato con tutto il suo splendore è rimasto per sempre alle spalle e il futuro è come scommettere ai cavalli: dipende tutto dal vento, dal terreno, dal fango e soprattutto dal potere di quelli che puntano forte.
- "Le bandiere! Bisogna cucire delle bandiere!" [...] "Bisogna cucirne una peruviana e una ecuadoriana. Non sappiamo quale dei due eserciti arriverà prima". " Non Faccia il coglione. Le uniche bandiere che contano sono quelle della Texaco e della Shell. Ci sono loro dietro questa lurida guerra."
- Che importava se due governi di merda avevano distrutto El Idilio, abbattendo la cattedrale, cacciando in nessun posto gente che un posto non lo aveva mai avuto, se oggi loro tornavano in nome di tutti e per tutti restavano lì.
- In Patagonia nessuno domanda al viandante da dove viene nè dove vè, l'importante è che sia arrivato.
martedì 14 luglio 2009
domenica 5 luglio 2009
Genova Gay Pride 09
venerdì 3 luglio 2009
Rubrica : Davanti allo specchio
Questa volta ho segnato le frasi che mi hanno colpito del libro" Il giorno in cui mia figlia impazzì" di Michael Greenberg, storia vera di uno scrittore, si trova a dover affrontare la pazzia della sua giovane figlia, tra medicinali, dottori e la lotta con se stessa.
Toccante e esplicativo. Consiglio a tutti di leggerlo!
- Non appena un pensiero le esce galapponda dalla bocca, un altro lo sorpassa, e si accatastano parole senza sequenza logica, in un cumulo nel quale ogni frase cancella la precedente prima ancora che sia potuta emergere.
- La sua non è una performance: è il bisogno di comunicare che la tormenta. Ogni singola parola è come una tossina che va espulsa dal corpo.
- ci fu un sussurro nell'aria, quel che chiamavo il sonar del panico: il timbro speciale di brutalità che senti quando le cose iniziano a precipitare.
- Perchè il preoccuparsi, il preoccuparsi esorbitante- per il significato dello sguardo di un passante, per l'espressione sul volto di un giornalista in tv, per i pensieri fissi nella propria testa- è la condanna dello psicotico. ("senza pelle" : così i terapeuti chiamano le persone che non tollerano gli stimoli). "Allontanarsi dalla ragione con la ferma convinzione di seguirla": è la definizione di pazzia data in un'enciclopedia settecentesca. E in effetti l'assoluta convinzione è il marchio che distingue le nostre illusioni.
- Sale e scende, dentro e fuori dalla psicosi. Non sappiamo chi diventerà da un minuto all'altro, e questa imprevedibilità è l'aspetto più intollerabile di questa situazione. Sotto l'effetto dei farmaci smette di essere un individuo, non solo per noi, ma- temo-anche per se stessa.
- Sono intossicato dalla follia di Sally, in entrambi i sensi della parola: inebriato e avvelenato.
- Tutti nasciamo geni, ma il genio ci viene strappato fin quasi dal momento che apriamo gli occhi. quando l'infanzia finisce, abbiamo paura di recuperarla da dentro di noi, perchè sarebbe troppo pericoloso, infrangerebbe il nostro patto con la società, metterebbe a rischio la nostra sopravvivenza.
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