domenica 15 febbraio 2009

Parole saggie di un'amica


In Inghilterra c'è la regina e governa la sinistra...

In Spagna c'è il re e governa la sinistra....

In Italia non c'è il re..... e governa il re!

giovedì 12 febbraio 2009

Auguri e complimenti Desy


Oggi è il mio Compleanno e ho passato un esame, pedagogia clinica per l'esattezza con 28.
Dopo gli auguri e i complimenti ricevuti dagli amici ora me li faccio anche da sola, perchè devo riconoscere a me stessa che ogni tanto sono proprio in gamba... lo faccio talmente poco che al meno il giorno del mio compleanno ci devo pensare... dovremmo farlo tutti quello di dirci che siamo stati bravi ogni tanto.
Ditevelo anche voi!

lunedì 9 febbraio 2009

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Addio Eluana!











Beppino ti siamo vicini!

domenica 8 febbraio 2009

La bella utopia


Venerdì 6 sono andata a vedere "La bella utopia" spettacolo teatrale di Moni Ovadia, un'analisi lucida della storia dell'Unione Sovietica e del Comunismo non per sacralizzare, non per indottrinare ma semplicemente un'analisi di ciò che è stato, il bene e il male ... tutti i lati della medaglia, perchè se anche molto è da condannare bisogna comunque legittimare gli UOMINI che in quella utopia avevano creduto, impegnandosi per tutto il corso della loro vita.

La ricostruzione storica dell'Unione Sovietica è svolta in oltre 3 ore [come dice lo stesso autore: “in fondo sono solo 2 minuti e mezzo per anno!”] ma viene alleggerita dalle barzellette ebraiche, le musiche, le danze, le poesie, le immagini ed i filmati d'epoca proiettati sulla scena. Ovvero ritroviamo tutti gli elementi caratteristici del teatro musicale di Ovadia: l'orchestra folk composta da 8 elementi (tra fiati, strumenti a corde e la cantante), il giullare danzante e irriverente, la comicità yiddish e, non ultimo, un pensiero da trasmettere e condividere col pubblico.

I personaggi politici, gli eventi, la propaganda, le icone, i sogni, gli ideali ed i sacrifici che hanno accompagnato la storia del regime sovietico sono narrati dal punto di vista "ebraico" e da quello antisemita, al fine di riequilibrare l'interpretazione degli eventi.
Sebbene Ovadia non possa che essere testimone di una certa visione partigiana, che peraltro lo stesso attore-regista non rinnega, la sua pièce merita di essere vista da tutti: sia da un pubblico adulto che può ricordare e riconoscersi nel passato recente, sia dai giovani che a scuola difficilmente affrontano lo studio di quel periodo storico.

Utile per chi non vede i lati negativi, utile per chi fa di tutta l'erba un fascio sia nel bene che nel male, utile per non ripetere gli errori ma non smettere comunque di credere nel bene comune.
Perchè Comunismo non è solo Stalinismo come molti vogliono farci credere... ma è stato anche quello e ciò non deve ripetersi.

mercoledì 28 gennaio 2009

Uomini cambiate... o sparite!


In questi giorni si sentono (come ogni giorno da quando esiste l'uomo) notizie su stupri, il peggio però è che la gente si schifa solo se ha commetterli sono extracomunitari nonostante le statistiche parlino chiaro... la maggior parte degli stupri avvengono in casa (il marito si sente in diritto di tutto).
La cosa che mi schifa oltre l'atto è che non vi è condanna quasi mai, anzi la donna spesso subisce l'umiliazione di giudici e poliziotti..

qui avete un esempio preso dallo spettacolo di Franca Rame (si è uno spettacolo teatrale ma i racconti sono veri!... per chi non lo sapesse Franca Rame ha subito violenza e tutt'oggi combatte perchè si faccia qualcosa a riguardo...grande donna!)


Al centro dello spazio scenico vuoto, una sedia.
PROLOGO

FRANCA RAME: Ancora oggi, p
roprio per l’imbecille mentalità corrente, una donna convince veramente di aver subito violenza carnale contro la sua volontà, se ha la “fortuna” di presentarsi alle autorità competenti pestata e sanguinante, se si presenta morta è meglio! Un cadavere con segni di stupro e sevizie dà più garanzie. Nell’ultima settimana sono arrivate al tribunale di Roma sette denunce di violenza carnale. Studentesse aggredite mentre andavano a scuola, un’ammalata aggredita in ospedale, mogli separate sopraffatte dai mariti, certi dei loro buoni diritti. Ma il fatto più osceno è il rito terroristico a cui poliziotti, medici, giudici, avvocati di parte avversa sottopongono una donna, vittima di stupro, quando questa si presenta nei luoghi competenti per chiedere giustizia, con l’illusione di poterla ottenere.
Questa che vi leggo è la trascrizione del verbale di un interrogatorio durante un processo per stupro, è tutto un lurido e sghignazzante rito di dileggio.

MEDICO Dica, signorina, o signora, durante l’aggressione lei ha provato solo disgusto o anche un certo piacere... una inconscia soddisfazione?
POLIZIOTTO Non s’è sentita lusingata che tanti uomini, quattro mi pare, tutti insieme, la desiderassero tanto, con così dura passione?
GIUDICE È rimasta sempre passiva o ad un certo punto ha partecipato?
MEDICO Si è sentita eccitata? Coinvolta?
AVVOCATO DIFENSORE DEGLI STUPRATORI Si è sentita umida?
GIUDICE Non ha pensato che i suoi gemiti, dovuti certo alla sofferenza, potessero essere fraintesi come espressioni di godimento?
POLIZIOTTO Lei ha goduto?
MEDICO Ha raggiunto l’orgasmo?
AVVOCATO Se sì, quante volte?

Ma vi rendete conto? perchè è così difficile capire che contro la propria volontà non è sesso ma solo violenza! perchè non si capisce che è una tortura, una cosa terrificante, la peggio cosa che possa succedere ad una donna?... no la donna è comunque una puttana e lo stupro le piace?! condanno gli stupratori e gli farei patire le stesse umiliazioni che impongono loro alle donne... ma lo stesso farei con giudici, poliziotti e avvocati che fanno tutte ste domande! che stronzi!
e anche a gente come berlusconi che dice ste stronzate...


Uomini che leggete se vi reputate diversi da queste merde non sarebbe l'ora di fare qualcosa? di aiutare le donne in questa lotta? di evitare anche i più stupidi stereotipismi perchè si comincia anche da lì? se si siete degni di essere chiamati Uomini altrimenti per me potete anche sparire da questo mondo... sicuramente si starà meglio!
Grazie a Silvia per avermi dato lo spunto... visitate il suo blog per approfondire l'argomento

martedì 27 gennaio 2009

venerdì 23 gennaio 2009

E' vietato digiunare in spiaggia


Mercoledì sera sono andata a teatro, sono ormai sei anni che io e il mio moroso facciamo l'abbonamento al teatro stabile di Genova e abbiamo visto molti spettacoli davvero belli e toccanti... quello di mercoledì è stato uno dei più belli...

Il protagonista di questo spettacolo-documento è Danilo Dolci (1924-1997), candidato più volte al Premio Nobel per la Pace. Non la sua vita, però, ma alcuni momenti della sua attività in Sicilia. Soprattutto, la sua azione di pedagogo che applica la socratica arte maieutica tra un popolo ignorante, sfruttato e incarcerato; e la sua funzione di "agitatore" politico raccontata attraverso due momenti significativi della sua storia: il primo rappresentato dal collettivo digiuno sulla spiaggia per protestare nei confronti della collusione tra forze dell’ordine e pescatori di frodo; il secondo concretizzatosi nello "sciopero alla rovescia" che portò Dolci e i suoi seguaci a ristrutturare una strada dissestata, essendo per questo processato e condannato. È vietato digiunare in spiaggia è uno spettacolo civile, raccontato con struttura dichiaratamente brechtiana, secondo la quale il protagonista emerge all’interno di un sistema di comunicazione che evoca in modo esplicito il teatro dei pupi siciliani.

Alternando momenti ideologicamente e drammaticamente molto forti (il pestaggio nella caserma dei carabinieri) ad altri che lasciano spazio a toni popolari, alla comicità e alla bravura degli attori; coinvolgendo due volte direttamente il pubblico: la prima con la chiamata sul palcoscenico di quattro volontari per assumere i ruoli dei coimputati al processo; la seconda con la salita sul palco di un autorevole rappresentante del mondo civile, politico e culturale (uno diverso ogni sera) per leggere l’arringa pronunciata in aula da Piero Calamandrei in difesa di Danilo Dolci.

Anche se nella sua vita Dolci è stato architetto, sociologo, pedagogo, poeta, e si è occupato dei problemi della fame in Sicilia, dell’acqua, della mafia, della comunicazione di massa, È vietato digiunare in spiaggia tratta soprattutto del processo che subì per aver organizzato lo "sciopero alla rovescia" il 2 febbraio 1956, quando, per protestare contro la disoccupazione e la miseria, i manifestanti decisero in modo assolutamente pacifico di sistemare una vecchia strada impraticabile. Per questo, Dolci fu incarcerato, processato e, nonostante l’arringa in sua difesa fosse pronunciata da Piero Calamandrei, fu condannato. Un paradosso che si fa teatro, capace di evocare dai piccoli fatti quotidiani ai grandi dilemmi, l’Italia lacerata di quei tempi».

Devo ammettere la mia ignoranza... non conoscevo la storia di Danilo Dolci e me ne vergogno un pò perchè era davvero un grande uomo! Ma ora mi documenterò.
Per chi è interessato su Wikipedia si trova anche la sua bibliografia



« Se l'occhio non si esercita, non vede.

Se la pelle non tocca, non sa.

Se l'uomo non immagina, si spegne. »

(Danilo Dolci, da Il limone lunare)