
In Inghilterra c'è la regina e governa la sinistra...
In Spagna c'è il re e governa la sinistra....
In Italia non c'è il re..... e governa il re!
Venerdì 6 sono andata a vedere "La bella utopia" spettacolo teatrale di Moni Ovadia, un'analisi lucida della storia dell'Unione Sovietica e del Comunismo non per sacralizzare, non per indottrinare ma semplicemente un'analisi di ciò che è stato, il bene e il male ... tutti i lati della medaglia, perchè se anche molto è da condannare bisogna comunque legittimare gli UOMINI che in quella utopia avevano creduto, impegnandosi per tutto il corso della loro vita.
La ricostruzione storica dell'Unione Sovietica è svolta in oltre 3 ore [come dice lo stesso autore: “in fondo sono solo 2 minuti e mezzo per anno!”] ma viene alleggerita dalle barzellette ebraiche, le musiche, le danze, le poesie, le immagini ed i filmati d'epoca proiettati sulla scena. Ovvero ritroviamo tutti gli elementi caratteristici del teatro musicale di Ovadia: l'orchestra folk composta da 8 elementi (tra fiati, strumenti a corde e la cantante), il giullare danzante e irriverente, la comicità yiddish e, non ultimo, un pensiero da trasmettere e condividere col pubblico.
I personaggi politici, gli eventi, la propaganda, le icone, i sogni, gli ideali ed i sacrifici che hanno accompagnato la storia del regime sovietico sono narrati dal punto di vista "ebraico" e da quello antisemita, al fine di riequilibrare l'interpretazione degli eventi.« Se l'occhio non si esercita, non vede. Se la pelle non tocca, non sa. Se l'uomo non immagina, si spegne. » | |
(Danilo Dolci, da Il limone lunare) |